Col segno meno nuove costruzioni e trasporto merci

 

Nel mese di febbraio 2016, l’economia italiana rientra in deflazione: secondo le stime preliminari pubblicate dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% su base mensile e dello 0,3% su base annua, invertendo il segno del +0,3% del precedente mese di gennaio.

L’“inflazione di fondo” – considerata al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici – rimane positiva (+0,5%) anche se in riduzione rispetto al +0,8% di gennaio. I prezzi al consumo al netto dei soli beni energetici salgono delle 0,3% rispetto ad un anno prima, riducendo il +0,8% registrato a gennaio, mentre i beni energetici – elettricità, gas, carburanti – segnano una discesa del 5,5%

Per i prezzi alla produzione sono disponibili i dati a dicembre 2015 che evidenziano una deflazione nei settori non energetici, con i prezzi praticati dalle imprese in discesa dello 0,5%. Più debole la dinamica sul mercato interno (-0,8%) e sui mercati esteri dell’Eurozona (-0,6%), mentre la svalutazione dell’euro consente di mantenere ancora una dinamica positiva (0,2%) sui mercati extra Uem. La media ponderata con la composizione settoriale dell’artigianato manifatturiero indica una variazione dei prezzi dello 0,1%, la più bassa dell’anno. Nel dettaglio settoriale sono in negativo i prezzi – per totale mercati interno ed estero – per Computer ed elettronica (-0,1%), Apparecchiature elettriche e Riparazione macchinari (-0,2%), Bevande (-0,4%), Alimentari (-0,5%), Autoveicoli (-0,6%); più marcati i cali per Prodotti chimici (-2,2%) e Metallurgia (-7,7%). Rimangono ancora in positivo i prezzi nei settori Pelle (1,1%), Abbigliamento (1,0%), Carta (0,8%), Gomma e materie plastiche e Tessile (0,7%), Mobili (0,6%) e Macchinari (0,5%).

Per il settore delle costruzioni disponiamo dei dati al terzo trimestre 2015 che evidenziano che i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 2,3% nei confronti dello stesso periodo del 2014, ma si attenua rispetto al -2,9% del secondo trimestre; nel dettaglio i prezzi delle abitazioni nuove scendono dello 0,5% (era -1,6% del secondo trimestre) e quelle esistenti calano del 2,9% (in recupero rispetto al -3,3% del trimestre precedente).

Sul fronte dei servizil’Istat rileva i prezzi di alcuni servizi business to business – al terzo trimestre 2015 si osserva diminuzione dell’1,0% dei prezzi del servizio di trasporto di merci su strada. Tra gli altri servizi si osserva una diffusa diminuzione dei prezzi: trasporto marittimo (-8,9%), trasporto aereo (-5,3%), telecomunicazioni (-3,1%), servizi postali e attività di corriere (-1,7%), vigilanza e investigazione (-0,3%). In salita i prezzi alla produzione dei servizi di magazzinaggio e custodia (+1,3%), e movimentazione merci (+0,9%) mentre sono invariati i prezzi alla produzione dei servizi di pulizia e disinfestazione. Se consideriamo la media ponderata con gli addetti dell’artigianato dei servizi si registra una diminuzione dei prezzi dello 0,6%.

Infine uno sguardo al trend del costo del lavoro per unità di lavoro che al terzo trimestre 2015 segna un aumento dello 0,5%; nel dettaglio per settori il Manifatturiero segna un +1,0% e i Servizi un +0,4%, mentre per le Costruzioni si registra un decremento dello 0,2%.

TREND PREZZI PRODUZIONE DI RIFERIMENTO PER L’ARTIGIANATO

(Dic. 2015 per manifatturiero e III trim. 2015 per abitazioni e servizi; manifatturiero e servizi con composizione addetti artigianato – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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TREND PREZZI ALLA PRODUZIONE: INDICE DI RIFERIMENTO PER ARTIGIANATO E INDICE MANIFATTURIERO

(Dicembre 2014-dicembre 2015 – var. % tendenziale dell’indice totale mercato interno ed estero – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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TREND PREZZI PRODUZIONE MANIFATTURIERA PER SETTORE

(Dicembre 2015 – var. % tendenziale dell’indice totale mercato interno ed estero – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

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