lancNetta bocciatura di Confartigianato sulle decisioni assunte dall’Amministrazione del Comune di Lanciano.

La presa di posizione è arrivata dopo aver incontrato il comitato cittadino che rappresenta gli artigiani ed i commercianti che operano sul territorio di Lanciano. Vengono contestate le decisioni prese sul piano traffico e sull’aliquota IMU applicate per i capannoni e per gli immobili destinati alle attività artigianali e commerciali.

Nello specifico il piano traffico, così come concepito, prevede sensi unici e piste ciclabili su Via del Mare e Viale Cappuccini e porta conseguentemente ad uno svuotamento di due arterie principali del territorio, penalizzando gli artigiani e i commercianti che operano in quei comprensori. Per quanto attiene l’IMU il Comune ha applicato l’aliquota più alta prevista dalla normativa, insomma un’ulteriore mannaia a carico delle imprese di Lanciano, già vessate dalla crisi.

Da qui l’appello accorato di Confartigianato all’Amministrazione di Lanciano per chiedere la modifica del piano traffico, prevedendo l’inserimento di piste ciclo-pedonali su due strade adiacenti, ma con una più spiccata propensione ad accogliere questa tipologia di attività, in particolare su Via Martiri VI Ottobre al posto di Viale Cappuccini e su Via Panoramica al posto di Via del Mare, mantenendo così il doppio senso di marcia sulle strade originarie dove c’è un alta densità di traffico.

Per l’IMU, invece, è indispensabile una riduzione dell’aliquota applicata sui capannoni e immobili destinati ad uso artigianale e commerciale, così come hanno fatto altre Amministrazioni comunali della provincia di Chieti.

“In poco tempo abbiamo raccolto 750 firme dei residenti delle zone interessate” afferma Marco Stella -Presidente Confartigianato di Lanciano– “a dimostrazione del fatto che il piano traffico è da ripensare dislocando le piste ciclo-pedonali in strade limitrofe più consone».

Sull’IMU interviene Daniele Giangiulli -direttore provinciale di Confartigianato- “In un periodo di forte difficoltà economica e di crisi di liquidità, è impensabile applicare l’aliquota massima dell’IMU agli immobili che per le imprese rappresentano la vera prima casa, pertanto auspichiamo un rapido intervento del Comune che possa contribuire a dare ossigeno alle micro e piccole imprese già in forte affanno in vista delle prossime scadenze fiscali”.