Il 31 maggio scorso, durante un’audizione presso la Commissione Lavoro della Camera, i rappresentanti di Rete Imprese Italia hanno espresso giudizio negativo sul disegno di legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del lavoro. Nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori” e sulla proposta di legge “Modifica dell’articolo 18 legge 20 maggio 1970, n. 300, e altre disposizioni concernenti la tutela dei lavoratori dipendenti in caso di licenziamento illegittimo”.

Secondo Rete Imprese Italia, la proposta di legge sul nuovo Statuto dei lavoratori stravolge principi e regole del diritto del lavoro e sindacale, comprime le prerogative degli imprenditori, espressione della libertà di iniziativa economica tutelata dalla Costituzione, e stravolge i delicati equilibri negoziali tra le parti sociali. Si tratta di una Carta dei diritti che ignora ogni dovere.

Rete Imprese Italia è contraria anche al disegno di legge sulla modifica dell’articolo 18 e i licenziamenti illegittimi, materia già ampiamente riformata da recenti interventi legislativi. Viene giudicato inaccettabile sia  il ripristino della cosiddetta tutela reale sia, oltretutto, l’ampliamento alle imprese con meno di 15 dipendenti, eliminando cosi la soglia stabilita dal Legislatore al di sotto della quale si collocano le micro e piccole imprese, che oggettivamente non possono gestire una disciplina così vincolante.

Per Rete Imprese Italia il provvedimento è distante dalla realtà, influenzato da una concezione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro di tipo antagonistico e conflittuale e da un pregiudizio anti-impresa. Tutto il contrario di ciò che serve oggi alle aziende ed al Paese per ricominciare a crescere e per incoraggiare investimenti esteri in Italia.