Nel 2014 in Italia oltre metà – 55,2% – del comparto manifatturiero italiano è composto dalle 324.636 imprese artigiane, che pesano per il 23,5% dell’artigianato italiano.

I makers artigiani danno lavoro a quasi un milione (974.987) di occupati, il 25,3% dei lavoratori del settore manifatturiero e il 34,2% dell’occupazione artigiana.

L’artigianato fornisce un apporto determinante ad un settore manifatturiero caratterizzato da un elevata presenza dimicro e piccole imprese: il 97,6% delle imprese che operano nel manifatturiero sono micro e piccole imprese (MPI) con meno di 50 addetti e occupano il 55,0% degli occupati del settore e realizzano un fatturato di 259,7 miliardi di euro.

Nel 2014 le esportazioni dei beni prodotti nei settori manifatturieri a più alta concentrazione di MPI con meno di 50 addetti, che nel nostro Paese rappresentano il 26,6% dell’export manifatturiero, crescono del 3,5% rispetto al 2013, ad un ritmo quasi doppio del 2,2% del totale export; il 54,3% delle vendite nei settori di MPI avvengono sui mercati UE28 e il 45,7% extra UE.

Nell’attuare strategie le micro-piccole imprese manifatturiere fanno leva principalmente sul miglioramento dellaqualità del prodotto o del servizio offerto, indicato dal 75,6% delle imprese come proprio fattore competitivo. Mentre il 19,3% punta sulla flessibilità produttiva al variare della domanda.

Piccoli makers, ma alto tasso di innovazione: il 42,8% delle imprese manifatturiere tra 3 e 9 addetti hanno introdotto innovazione, a tal riguardo va sottolineato che le piccole imprese manifatturiere presentano una quota di fatturato derivante da prodotti nuovi del 17,6%, superiore al 14,3% delle imprese di medie dimensioni e anche al 16,9% delle grandi imprese