Lunedì 16 aprile sarà disponibile la dichiarazione precompilata. E’ tempo di mettere mano alle carte per verificare di avere a disposizione tutta la documentazione che occorre per far valere le agevolazioni. Ecco i controlli da fare e le soluzioni da adottare per non perdere nemmeno un’opportunità.
Intermediazione immobiliare
Chi si rivolge ad una agenzia per l’acquisto della prima casa ha diritto ad una detrazione del 19% fino ad un massimo di spesa di 1.000 euro. Se ci sono più acquirenti la detrazione spetta pro quota. Se la fattura è intestata ad uno solo, occorre annotare i nomi di tutti gli altri.
Documentazione: rogito e fattura.
Mutuo
La detrazione del 19% degli interessi pagati (fino a un massimo di 4.000 euro l’anno) spetta a chi è proprietario e titolare del contratto. In caso di più intestatari va divisa pro quota. In caso di coniuge a carico l’altro può fruire della detrazione per entrambe le quote. Detraibili anche l’imposta sostitutiva e gli oneri notarili per la stipula del contratto e l’ipoteca. Non è necessario che l’immobile sia acquistato con le agevolazioni, ma va abitato entro 12 mesi (18 in caso di lavori di ristrutturazione attestati da licenza comunale). Per gli appartenenti alle Forze dell’ordine la residenza non occorre. Chi si trasferisce per motivi di lavoro non perde la detrazione anche se affitta l’appartamento. Per gli anziani residenti in casa di cura, invece, l’immobile non può essere dato in locazione.

Documentazione: rogito, fattura del notaio, ricevuta della banca, autocertificazione se non è indicata la destinazione del mutuo all’acquisto della prima casa, contratto di trasferimento per lavoro.
Affitto prima casa
Chi ha un reddito fino a 31.000 euro ha diritto a una detrazione che varia, a seconda del tipo di contratto, da un minimo di 150 ad un massimo di 991 euro per chi cambia residenza per motivi di lavoro. La detrazione spetta a tutti i titolari pro quota. Il contratto deve essere registrato.
Documentazione: contratto, copia o ricevuta dei pagamenti. Per il canone concordato asseverazione delle associazioni di categoria in caso di accordi territoriali siglati a partire dal febbraio 2017.
Ristrutturazioni e risparmio energetico
Fattura e pagamento con il bonifico dedicato per avere la detrazione per i lavori sugli immobili per uso abitativo. Ne hanno diritto anche gli inquilini e i familiari del proprietario (o del titolare del contratto) che pagano le spese, purché conviventi prima dell’avvio dei lavori, e i futuri acquirenti con preliminare registrato. Se il bonifico è intestato ad uno solo degli interessati occorre annotare sulla fattura che la spesa è stata sostenuta anche dagli altri per ripartire l’agevolazione. Per i lavori condominiali l’amministratore deve certificare la spesa e attestare di aver inviato i dati all’Agenzia delle entrate.
Detrazione anche per l’acquisto dal costruttore di box o posti auto pertinenziali e per immobili ristrutturati da impresa.
Per l’ecobonus, oltre a fatture e bonifico dedicato occorre inviare all’Enea i dati sui lavori entro 90 giorni dal termine. Invio obbligatorio anche per gli interventi di risparmio energetico pagati con il bonifico per le ristrutturazioni. In questo caso il termine è fissato al 1° aprile per tutte le spese del 2018.
Documentazione: fatture, bonifici, autorizzazioni comunali se necessarie, dettaglio dei lavori se non indicati in fattura, autorizzazione del proprietario per gli inquilini, ricevuta Enea. Si può sanare il mancato invio ricorrendo alla remissione in bonis, versando una sanzione di 250 euro prima di presentare il 730.
Bonus mobili e bonus verde
Necessaria la fattura e il pagamento con strumenti tracciabili (bonifico, bancomat, carte di credito) per la detrazione del 50% per le spese fino a 10.000 euro per l’arredo di immobili sui quali sono stati effettuati lavori di ristrutturazione. In caso di acquisto di elettrodomestici va inviata la comunicazione all’Enea entro il 1° aprile.
Fattura e pagamenti tracciabili anche per il bonus verde per la ristrutturazione o creazione di aree verdi, compresa l’installazione di impianti di irrigazione. Aliquota al 36% su una spesa massima di 5.000 euro. L’agevolazione non spetta per le spese di manutenzione ordinaria (potatura) e per gli acquisti in proprio di piante.
Documentazione: fatture e copia dei pagamenti; ricevuta Enea.

Articolo de “La Repubblica”https://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/fisco/2019/03/25/news/guida_730-222211233/