“Definire una disciplina unitaria a livello nazionale delle professioni dell’estetica ampliandone e coordinandone le definizioni ed i profili professionali, disciplinando le modalità di esercizio delle attività, stabilendo requisiti professionali omogenei ed assicurando parità di condizioni di accesso da parte di tutti gli operatori professionali del settore al mercato, nonché la tutela della clientela.

Questo l’obiettivo della Proposta di Legge 4350 per la Riforma della disciplina delle professioni dell’Estetica presentata oggi alla Camera dei Deputati alla presenza del promotore Raffaello Vignali, responsabile sviluppo economico di Alternativa Popolare, di Ignazio Abrignani, vice presidente della Commissione Attività produttive e secondo firmatario, dei deputati sostenitori, del Presidente Estetisti Confartigianato, Sandra Landoni, e del Delegato Confartigianato alle Categorie, Giovan Battista Donati.

“La proposta di legge – ha spiegato Vignali – vuole essere una risposta concreta, attraverso un rinnovamento della disciplina, alle esigenze di un settore che negli anni ha dimostrato un grande dinamismo ed una progressiva evoluzione della domanda. Un dinamismo, tipico della piccola impresa, che è la risposta più efficace alla crisi e che dobbiamo facilitare e sostenere con norme che razionalizzino il comparto senza imbrigliare la nascita di nuove professionalità e la crescita dell’offerta. L’iter legislativo comincerà la prossima settimana in Commissione Attività produttive per la quale chiederemo la sede legislativa”.

“La riforma della disciplina – ha dichiarato Abrignani- è un passaggio necessario alla luce della forte crescita del settore e la proposta di legge ha il merito di rispondere a questa necessità lavorando su due grandi direttrici: da una parte quella di una indicazione e chiarezza rispetto alle nuove attività dell’estetica e dall’altra la fondamentale direttrice della tutela del consumatore, garantita grazie anche alla richiesta di qualificazione professionale che la legge di riforma definisce bene”.

Secondo Sandra Landoni, Presidente Estetisti Confartigianato, «la proposta di legge recepisce le sollecitazioni di Confartigianato per dare regole chiare, semplici ed uguali in tutto il Paese su formazione e requisiti professionali, modalità di accesso ed esercizio dell’attività per le 44.171 imprese attive nel settore dell’estetica, il 74,5% delle quali sono artigiane. Di queste, 35.459 sono istituti di bellezza, 1.650 attività di manicure e pedicure, 3.765 sono centri benessere e 3.297 attività di tatuaggio e piercing. Si tratta di uno strumento normativo indispensabile per elevare la professionalità degli operatori e, al tempo stesso, per difendere bellezza e benessere dei consumatori i quali, grazie a questa nuova legge, avranno garantite prestazioni di qualità offerte da imprenditori adeguatamente formati e costantemente aggiornati».

«Finalmente – aggiunge Giovan Battista Donati, Delegato di Confartigianato alle Categorie – si punta ad innovare regole di 26 anni fa, con l’obiettivo di fare ordine in un mercato in forte evoluzione e che ha visto la crescita di numerose nuove attività ma è anche minacciato dalla concorrenza sleale di operatori improvvisati ed abusivi, il tasso di irregolarità nel settore è del 28%, che rappresentano anche un grave pericolo per la salute dei consumatori».