“Per settore è crisi senza fine. La misura è colma, ora servono risposte concrete”

Pescara, 21 febbraio – “Dalla Regione vogliamo fatti concreti, anche rispetto al cronoprogramma elaborato lo scorso 3 gennaio insieme ai sindacati. Vogliamo tempi e risposte certe, altrimenti a breve proclameremo lo stato di agitazione della categoria, perché la misura è colma”. Lo ha affermato il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco, auspicando misure a sostegno di una categoria per cui la crisi sembra non avere fine.

L’occasione è stata quella del convegno “Una nuova era per il credito alle PMI” che, promosso da Confartigianato Abruzzo, si è svolto ieri alla Camera di Commercio di Chieti. Obiettivo dell’iniziativa era quello di confrontarsi sugli strumenti che consentono di migliorare l’accesso al credito da un lato tramite i canali tradizionali, dall’altro con opportunità che possano supportare le imprese con canali innovativi, oltre ad un aggiornamento sulla riforma del Fondo di Garanzia che sta per essere varata dal Governo.

Dopo i saluti di Di Tecco e del presidente della Camera di Commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo, si sono susseguiti gli interventi del direttore Politiche economiche di Confartigianato, Bruno Panieri, del direttore generale di Confidi Systema!, Andrea Bianchi, del segretario generale di Confartigianato Abruzzo, Daniele Giangiulli, del direttore generale di Artigiancassa, Francesco Simone, e del presidente del Comitato di indirizzo RTI gestore del Fondo di garanzia per le PMI, Guglielmo Belardi. I lavori sono stati moderati dal giornalista Lorenzo Colantonio.

Assente, per impegni istituzionali, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli. Della Regione, su delega di Lolli, era presente però un dirigente, il quale ha annunciato che il vicepresidente entro la fine del mese riunirà i rappresentanti del settore per decidere insieme la programmazione futura.

Il nodo principale, come ribadito più volte a gran voce dagli artigiani, è la necessità di finanziare i consorzi fidi. Più in generale, Confartigianato chiede misure concrete a sostegno del settore. Le risposte ricevute dalla Regione, però, secondo l’associazione non sono sufficienti.