Confartigianato Imprese Chieti ha raccolto, nei giorni scorsi, le adesioni per la proposizione del ricorso al Tar Lazio contro la Banca D’Italia e il Ministero dell’Economia e delle Finanze e continua la sua battaglia per tutelare gli oltre 700 risparmiatori coinvolti nel caso delle obbligazioni subordinate di Carichieti.
“Abbiamo raccolto le adesioni di 30 risparmiatori per la proposizione del ricorso al TAR Lazio, avverso i provvedimenti della Banca D’Italia e del Ministero dell’Economia e delle Finanze con i quali sono state ridotte e/o congelate le obbligazioni subordinate ed è stata disposta la procedura di “Risoluzione” della Carichieti. – dichiara il Direttore Generale di Confartigianato Imprese Chieti, Daniele Giangiulli – I nostri legali, gli Avvocati Giuseppe e Simone Di Tizio, ed Ernesto Pagliaricci, hanno provveduto, nella giornata di giovedì scorso, a portare alla notifica il predetto ricorso. Si tratta solo della prima delle iniziative che intraprenderemo per tutelare gli interessi degli obbligazionisti subordinati, rimasti ingiustamente coinvolti nella vicenda.”
Sono comunque 100 i risparmiatori che si sono affidati a Confartigianato e che nelle prossime settimane aderiranno ad altre azioni giudiziarie che la Confartigianato ha intenzione di mettere in campo.
Continuiamo a ribadire che, a nostro avviso, la Carichieti non doveva essere coinvolta nel decreto c.d. salva-banche perchè non versava in stato di dissesto patrimoniale. Tant’è vero che il Commissariamento attivato per problemi di governance (art. 70 lettera A del Testo Unico Bancario) non è mai stato trasformato in quello per “grave deficit patrimoniale” (art. 70 lettera B TUB).