Confartigianato esulta

“E’ stata intrapresa la strada giusta per rilanciare il centro storico. Adesso sosteniamo chi investe in città.”

 

Un ristorante per palati fini nel cuore del centro storico della città, nell’antico rione della Civitella, a due passi dall’anfiteatro.

Si chiama “Don Lope, l’eleganza fatta pietanza” il nuovo ristorante che aprirà domani sera, con l’inaugurazione fissata a partire dalle ore 19, nel quartiere Civitella, di fianco al liceo scientifico Masci.

Il titolare dell’attività commerciale, associata a Confartigianato, è lo chef Stefano De Iuliis che, dopo aver gestito negli anni 2000 l’Hotel La Fonte a Gamberale e ricevendo il premio come migliore ospitalità e miglior cucina dall’Espresso, si è specializzato in Francia presso La Cuisine de Paris dal 2003 al 2005.

Non a caso nei menù che verranno offerti alla clientela ci sono diversi piatti gourmet preparati con maestria e professionalità.

“Diamo un grande in bocca al lupo a Stefano De Iuliis che ha deciso -afferma Daniele Giangiulli, direttore generale Confartigianato Chieti– di scommettere sulla nostra città e, in particolare, sul nostro centro storico che, pian piano, si sta movimentando grazie a molti giovani pronti a credere nelle potenzialità del capoluogo teatino.”

Confartigianato, in tal senso, garantirà il massimo appoggio alla nuova attività commerciale che, presto, potrebbe far parte della rete di locali che animano la “movida” cittadina.

“Il lavoro di squadra ha già portato ottimi frutti per i locali di Porta Pescara, via Toppi e piazza Malta. Contiamo- spiega Giangiulli- di ampliare la forbice della movida con l’unico interesse di movimentare la parte alta della città e la sua economia.”

Claudio Di Marzio, presidente cittadino di Confartigianato, aggiunge. “Ben vengano attività commerciali di qualità che ben si prestano alle fattezze del nostro centro storico che deve tornare a vivere. In tal senso chiediamo al Comune di incentivare -dice Di Marzio- l’apertura di altri locali magari stanziando piccoli contributi a fondo perduto sulla falsa riga di quanto fatto da molti Comuni del circondario.”