Torna la Campagna: ‘Senza ricordi non hai futuro, non permettereall’Alzheimer di cancellare il tuo domani’

Torna la Campagna: ‘Senza ricordi non hai futuro, non permettereall’Alzheimer di cancellare il tuo domani’ nella giornata di sabato 6 aprile 2013, con gazebo informativi e con la possibilità di compilare appositi questionari.

Ad allestirli saranno i gruppi territoriali dell’Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) e dell’Associazione nazionale comunità sociali e sportive (Ancos) di Confartigianato Persone, in collaborazione con il Dipartimento di scienze dell’invecchiamento dell’Università La Sapienza di Roma,  e, a livello territoriale, con numerose altre associazioni di volontariato in tutta Italia impegnate nella “prevenzione dell’Alzheimer.

Il numero sempre crescente, su tutto il territorio nazionale, di persone anziane non autosufficienti, poiché colpite dalle forme più svariate di disturbi cognitivi, in primis l’Alzheimer, ha determinato, in seno all’Anap regionale, l’esigenza di sostenere ed accompagnare, attraverso percorsi studiati adhoc, tutti coloro che convivono quotidianamente con queste problematiche, poiché afflitti dalle stesse, o perché, in qualità di familiari o di assistenti esterni, si occupano giorno per giorno del loro sostegno e della loro cura.

“E’una patologia, per la quale si ritiene fondamentale la sensibilizzazione dei cittadini” spiega il Presidente Regionale dell’ANAP Ulderico Di Meo “affinché si sottopongano a controlli, dai quali cogliere i primi segni dell’insorgenza,così da poter accedere alle cure indispensabili, per rallentarne la progressione”.

L’Alzheimer colpisce soprattutto soggetti, che abbiano superato i 60 anni. Sono stimati almeno 500.000 casi, che corrisponde al 5% di questa fascia di età. Le donne aggredite dalla malattia (Demenza di Alzheimer) corrispondono al 54,4% della popolazione; il 45,5% sono maschi.

“I questionari che raccoglieremo nella giornata del 6 aprile – conclude Di Meo – saranno poi inviati, come ogni anno, all’Università La Sapienza, che collabora con noi in questo progetto scientifico, che provvederà ad inserirli in un apposito data base e poi ad elaborare uno studio medico-statistico sui principali fattori di rischio che favoriscono l’insorgere dell’Alzheimer”.